Articoli/pubblicazioni

Antonio Bibbò è un'artista che si definisce "un uomo d'oggi ma non moderno". Dalle origini napoletane e poi trasferito a Bari dal 1956, ha maturato la sua formazione artistica proprio alla scuola di Napoli. Una maestro nel suo campo ma anche nella vita: generazioni di giovani artisti sono stati suoi alunni, tra cui tanti di Noci, presso l'istituto d'Arte di Bari dove era insegnante e poi preside, cosi come nel Liceo Artistico di Matera. Una carriera arricchita da tanti concorsi importanti, esposizioni e mostre nazionali, come la Galleria "La Barcaccia" di Roma, la presenza alla mostra d'Oltremare di Napoli, alla Biennale di Milano e alla Quadriennale di Roma. Tra le innumerevoli opere che ha prodotto ricordiamo "Paliotto di Bronzo" all'altare principale della Cattedrale di San Sabino di Bari; il gruppo scultoreo in bronzo presso l'ospedale di Venere di Carbonara, il monumento al porto di Trani.


Un artista malinconico e dal continuo impegno, tanto da renderlo uno dei più fecondi di Bari. Della sua opera ci dice "Sono affascinato dalla figura e sono fedele alla tradizione mediterranea della raffigurazione. La scultura parte dalla pittura, dal disegno e dallo studio dei volumi perchè la dimensione tridimensionale comporta uno studio completo. Ogni opera deve trasmettere una sintonia, data dall'equilibrio".

Gli Statuti Marittimi di Trani sono da considerarsi come il più antico codice marittimo del Mediterraneo nel Medioevo e costituiscono la testimonianza più elequente della prosperità economica raggiunta da Trani nel secolo XI e dal grado di maturità civile della sua gente. Gli "Ordinamenta Maris" sono stati pubblicati nel 1063, risultano essere, quindi, anteriori alle Tabulae Amalphitanae. In essi sono descritte le regole della contribuzione, delle cose trovate in mare, dei diritti e degli obblighi del padrone, dei marinai, del nocchiero, dello scrivano e del contratto di noleggio. La loro importanza stà nel fatto di aver offerto le basi per la formazione del Diritto Italiano alla Navigazione. Gli Ordinamenta per la prima volta nella storia della navigazione, viene considerata la figura del marinaio fino a quel momento ritenuto un semplice schiavo al servizio del padrone. Con l'avvento ed il riconoscimento del codice tranese, il marinaio acquista una propria dignità, diventa il lavoratore che ha bisogno di essere tutelato. In termini moderni potremmo parlare di un contratto sindacale tra marinai e datori di lavoro. Una forte presenza degli Ordinamenta Maris, si trova in piazza Quercia, cuore del centro storico e ingresso storico verso il porto, qui si trova collocato un bassorilievo bronzeo, opera di Antonio Bibbò e Vito Stifano, eretto tra il 1963 e il 1964, in occasione del nono centenario.